
Al centro
2023/11/01
Per evitare il collasso, la mente sospende temporaneamente la propria capacità di giudizio attraverso meccanismi di desensibilizzazione. I contenuti sono dunque assorbiti in modo acritico dall’utente. I sentimenti razzisti non sono più percepiti come anomalo, bensì come *default* ambientale, lo sfondo comune a qualsiasi attività online. L’empatia si prosciuga e l’utente è psicologicamente intorpidito. La mente si adatta a questa nuova normalità.
Matteo Bittanti, Reset Politica e Videogiochi